delegare come libera professionista

Perché dici di voler delegare, ma poi non lo fai davvero?

Delegare, come libera professionista, può non essere facile.

Magari hai anche iniziato a farlo: hai assegnato compiti, dato istruzioni e lasciato che qualcun altro se ne occupasse.

Eppure, alla fine, ti ritrovi ancora a controllare ogni dettaglio, a rivedere il lavoro fatto, a dare mille indicazioni e, in alcuni casi, persino a rifare tu stessa quello che avevi delegato.

Risultato? Sei ancora sovraccarica e il tuo team si sente sempre meno motivato.

Ecco il paradosso della delega: dici di voler lasciare andare, ma in realtà continui a tenere tutto sotto controllo.

E il tuo team, che inizialmente pensava di avere più autonomia, si accorge che, in realtà, la fiducia non c’è davvero.

Ti suona familiare questa situazione?

Le trappole del delegare

Spesso crediamo di delegare, ma in realtà cadiamo in alcune trappole che vanificano tutto il processo.

Ci sono dei segnali che puoi osservare e che indicano che forse stai solo facendo finta di delegare

Dai un compito, ma continui a monitorare ossessivamente

Hai chiesto a un collega di preparare una presentazione per una riunione, ma ogni ora gli chiedi aggiornamenti, gli suggerisci come impostarla e, alla fine, la rivedi completamente.

La conseguenza è che il tuo collaboratore si sente demotivato, percepisce che non ti fidi davvero e, la prossima volta, aspetterà che tu gli dica ogni singolo passo da fare, invece di prendere iniziativa.

Deleghi… ma solo le cose “meno importanti”

Affidi piccoli compiti operativi, ma le attività strategiche e decisionali le tieni tutte per te perché “ci vuole troppo a spiegarle” o perché “nessuno le farebbe come te”.

In queste situazioni il team percepisce una mancanza di opportunità di crescita. Non si sente valorizzato e inizia a lavorare con il pilota automatico, senza sviluppare nuove competenze.

Dici “fai come preferisci”… ma poi critichi ogni scelta

Delegando un compito, dici che la persona può gestirlo come meglio crede, ma quando ti presenta il risultato, lo correggi punto per punto perché non è esattamente come lo avresti fatto tu.

Il collaboratore si sente frustrato e smette di proporre soluzioni autonome, limitandosi a eseguire istruzioni per evitare critiche. Il tuo tempo, invece di liberarsi, si riempie di continue revisioni.

Riprenderti il compito all’ultimo minuto

Un collega sta lavorando a un progetto, ma a pochi giorni dalla scadenza ti sembra che non sia “perfetto” come vorresti. Così, lo riprendi in mano e lo rifai da capo.

Chiaramente il tuo collaboratore si sente inutile e smette di impegnarsi, sapendo che comunque alla fine ci penserai tu. Questo crea un ciclo di dipendenza in cui tutti si abituano a lasciarti il controllo su tutto.

Le conseguenze sul team (e su di te!)

Quando la delega è solo apparente, i problemi si moltiplicano:

Il team si demotiva – Nessuno ama sentirsi un mero esecutore. Se le persone percepiscono di non avere autonomia, smetteranno di dare il massimo.

Tu perdi tempo invece di guadagnarlo – Se continui a intervenire su ogni dettaglio, il tempo che pensavi di liberare scompare. Ti ritrovi a fare più lavoro di prima.

Aumenti lo stress (tuo e degli altri) – Il team percepisce la tua insoddisfazione, mentre tu ti carichi di ansia per mantenere tutto sotto controllo.

Non crei un team autonomo – Se non lasci spazio all’iniziativa, i tuoi collaboratori non svilupperanno mai le competenze necessarie per prendere decisioni senza di te. E questo significa che sarai sempre indispensabile… ma nel modo sbagliato.

Come spezzare il paradosso della delega

Ti sei riconosciuta in alcune di queste dinamiche?

Delegare, come libera professionista, è davvero un processo difficile e complesso che si può migliorare con consapevolezza e pratica.

Pensa a queste alternative:

Accetta che il risultato possa essere diverso dal tuo (ma non per forza peggiore). A volte, il problema non è la qualità, ma il fatto che il lavoro è stato fatto in modo diverso da come l’avresti fatto tu. E va bene così.

Dai fiducia e lasciala nel tempo. Resisti alla tentazione di controllare tutto subito. Aspetta il risultato finale prima di intervenire.

Condividi il “perché”, non solo il “come”. Se il team capisce il senso di ciò che deve fare, sarà più autonomo nel trovare le soluzioni migliori.

Accetta il rischio di piccoli errori. È normale che all’inizio ci siano sbavature. Ma se non lasci spazio agli errori, non permetti al team di crescere.

Osserva i risultati (senza metterci le mani). La vera sfida è aspettare e vedere come le persone gestiscono le responsabilità senza la tua costante supervisione. Potresti rimanere sorpresa!

La vera delega è un atto di fiducia

Delegare non significa solo distribuire compiti, ma accettare che gli altri possano fare bene anche senza il tuo intervento costante. Se riesci a superare la paura di perdere il controllo, scoprirai che un team che si sente valorizzato e autonomo lavora con più motivazione e responsabilità.

E magari, tra qualche tempo, potresti ritrovarti con più tempo libero e meno stress… proprio grazie a quella delega che, finalmente, hai fatto davvero.

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